L’incontro con l’orso bruno e la nuova Dacia Duster
Un viaggio indimenticabile a bordo della nuova Duster alla ricerca dell'orso bruno tra i boschi dei monti Carpazi lungo la Transfăgărășan. Consigli utili e come comportarsi in casi di un incontro con l'orso
Quella che racconto è la storia di viaggio in auto per cercare di incontrare l’orso bruno che ha invaso una zona della Romania, molto presente sui suoi maestosi Carpazi, territorio che accoglie sempre a braccia aperte, pronto a regalare nuove esperienze indimenticabili. Questa volta sono al volante della nuova Dacia Duster 4×4 2024, ultima versione della gettonatissima Duster per un viaggio decisamente avventuroso, alla scoperta di paesaggi mozzafiato, attraversando la natura selvaggia ed incontaminata della Romania con il desiderio di incontrare un orso bruno. Partenza da Bucarest, direzione Carpazi con un viaggio di circa 250 km per arrivare a scalare i 2.000 metri di quota attraverso una delle strade più iconiche del paese: la Transfăgărășan, soprannominata anche la “La follia di Ceaușescu”.
La Regione dei Carpazi è invasa dagli orsi bruni: ci hanno avvisato di fare attenzione perché è molto frequente incontrarli anche su strada soprattutto in questa zona. Siamo ben mimetizzati, con la Duster colore grigio e parti inferiori nere, un giubbotto bicolore che riprende i colori dell’auto ed il nero dell’orso!
Viaggio in Romania, incontro con l’orso bruno
A dire il vero, ho avuto la sensazione che queste tonalità bicolori della Duster, dai toni tenui, siano familiari anche all’orso che cerchiamo di incontrare!
Partenza da Bucarest, arriviamo dopo un viaggio di circa 180 km alla prima tappa prevista presso l’Hotel Posada Vidraru sulle rive del Lago Vidraru ad 850 metri s.l.m, percorrendo un tratto autostradale e strada provinciale dove la nuova Duster grazie al suo motore 3 cilindri 1.000 turbo si è rivelata un’auto molto confortevole ed al contempo molto brillante nelle riprese; grazie a Google Maps ed Android Auto siamo stati guidati facilmente lungo il percorso. Appena arrivati in albergo, sperduto tra le montagne e le pendici sul lago, ci ricordano nuovamente di fare attenzione agli orsi perché è facile incontrarli anche uscendo sul parcheggio per raggiungere l’auto. A conferma di ciò notiamo anche numerosi cartelli di avviso apposti proprio fuori la struttura con l’avviso di fare attenzione agli orsi.
Con la Dacia Duster 4×4 tra i boschi
La mattina si parte per un’esperienza in off road sulla strada sterrata di circa 20 km che costeggia l’enorme lago artificiale di Vidraru, un impianto destinato alla produzione di energia elettrica rinnovabile. Prima di partire, recupero nella sala colazioni un po’ di cibo da portare con me, nel caso incontrassi qualche orso… Percorriamo una spettacolare strada battuta in terra, con qualche pozza d’acqua e il giusto fango, a tratti scivoloso, che rende la guida in fuoristrada ancora più emozionante.
La Duster, con la trazione impostata su “offroad”, avanza alla grande e ci regala un ottimo piacere di guida. Poiché siamo sulla Duster a trazione integrale, lasciamo la strada sterrata lungo il lago e ci dirigiamo verso le rive, attraversando uno dei rari passaggi accessibili che permettono di raggiungere il bordo dell’acqua. Alla mia destra si estende tutto il lago Vidraru, con le sue acque cristalline che rispecchiano le cime innevate dei Carpazi. Immerso nel silenzio dei boschi (a parte qualche rumore di motosega dei tagliaboschi), mi godo il panorama a bordo di una Duster confortevole, che brilla per l’agilità e la robustezza, inarrestabile.
Avventura in fuoristrada
Risaliamo dal lago verso la strada attraverso un tratto ripido e, con grande facilità, usciamo dai passaggi più impegnativi. Non c’è nemmeno bisogno di inserire il “lock” per bloccare il differenziale centrale. Avrei dovuto abbassare leggermente la pressione dei pneumatici per avere il massimo comfort e migliorare anche il grip, ma la Duster si comportava già molto bene così. Percorriamo un bel tratto di circa 20 km tutto off-road, viaggiando immersi in una natura sempre più selvaggia. Il lago è veramente una gemma incastonata tra le montagne; ci siamo fermati più volte con la Duster nei punti più panoramici lungo la strada per ammirarne il panorama, circondati da pini, faggi e da un’aria fresca, pungente, carica dell’odore della terra bagnata dalle piogge cadute nei giorni precedenti.
Di orsi neanche una traccia, mentre con la Duster maciniamo chilometri tra polvere e fango su queste strade sterrate. Dopo circa 20 km di sterrato, riprendiamo l’asfalto della strada nazionale DN7C in salita, che mi porterà a quota 2.000 metri attraverso la mitica Transfăgărășan, la strada nazionale della Romania che si sviluppa per circa 90 km sulla catena dei Carpazi, la seconda strada asfaltata più alta del paese dopo la Transalpina.
Dal punto in cui siamo usciti dallo sterrato, ci separano 1.200 metri di dislivello e circa 40 chilometri fino al valico. Riprendiamo la marcia in salita a bordo della Duster, che si arrampica con grande facilità; è molto reattiva all’uscita delle curve e offre una ripresa brillante.
La strada Transfăgărășan
Mentre saliamo ripercorriamo anche la storia di questa strada costruita tra il 1970 e il 1974 sotto il governo di Nicolae Ceaușescu per motivi militari, a seguito dell’invasione della Cecoslovacchia nel 1968. L’apertura è avvenuta il 20 settembre 1974, ma la pavimentazione del fondo stradale ed altri lavori sono continuati fino al 1980. Si narra che i lavori furono particolarmente difficili a causa delle condizioni climatiche, soprattutto per chi lavorava a circa 2.000 metri s.l.m. con 40 vittime tra operai e soldati.
Per costruirla tra le montagne rocciose furono utilizzati circa 6 milioni di chilogrammi di dinamite. La natura qui è ancora più selvaggia, alternandosi tra pendii molto ripidi e rocce maestose. Percorriamo curve e tornanti, accompagnati dalle accelerazioni della Duster, che resta sempre pronta anche salendo di quota. Questo è possibile grazie alla sovralimentazione, che garantisce una potenza costante del motore anche a quote diverse. Avremmo sicuramente perso brillantezza e ripresa con un motore aspirato, come poteva essere il 1.600 della vecchia Duster.
Dopo aver attraversato una galleria, superiamo i 2.000 metri di altitudine e arriviamo al valico, dove si trovano attività turistiche e il piccolo laghetto di Bâlea (2.034 m). Qui abbiamo posizionato la nostra Duster per le foto di rito e il video. È un incantevole laghetto alpino, una gemma incastonata tra le montagne, con acque cristalline che riflettono i colori del cielo e le vette circostanti, creando un’atmosfera magica.
Siamo ad un’altitudine molto elevata, all’altezza delle nuvole, che vanno e vengono improvvisamente. Ci sono momenti in cui ci si trova completamente immersi nella nebbia, con visibilità ridotta a zero, e dopo 10 minuti il cielo si schiarisce all’improvviso grazie ai venti, anche molto forti
Transfăgărășan versante Nord, la parte più affascinante
Ripartiamo per scendere dall’altro versante, percorrendo in discesa il tratto più emozionante della Transfăgărășan, quello che va da nord a sud, dove l’asfalto è migliore e la vista sui tornanti è ancora più spettacolare. La strada su questo versante è più bella, più tortuosa, armoniosa, con stretti tornanti e ripidi dislivelli che si alternano. Questa strada è una vera attrazione, sia per i ciclisti che per i motociclisti. La velocità media di percorrenza non supera i 40 km/h, e anche qui l’asfalto è di qualità superiore. È attraversata anche dalla gara ciclistica del Tour di Romania. Non possiamo non menzionare il nostro amico Fabio Barone, che il 3 agosto 2015 ha stabilito qui il record mondiale di velocità, percorrendo i 12.850 m con una Ferrari 458 Italia.
La vegetazione lussureggiante ricopre i fianchi delle montagne, creando un tappeto verde che si estende a perdita d’occhio. Boschi di conifere si alternano a prati fioriti, offrendo un’esplosione di colori, soprattutto in primavera e in estate. Le cime che dominano il paesaggio sono prevalentemente rocciose, scolpite dal tempo e dagli agenti atmosferici. Le loro forme imponenti e i profili frastagliati creano un contrasto affascinante con la morbidezza delle vallate.
Rimani senza fiato quando ti fermi a bordo strada, dopo essere sceso dalla vettura nei punti più panoramici, per ammirare i numerosi tornanti. I paesaggi si estendono a perdita d’occhio, con montagne che si susseguono all’orizzonte, interrotte solo da qualche rigagnolo e piccole cascate che rompono il silenzio. Con un po’ di fortuna, avvistiamo una marmotta, ma di orsi finora nessuna traccia. A 2.000 metri l’aria è molto fresca, quasi fredda, con temperature intorno ai 12/15°C, mentre a Bucarest il giorno prima si registravano 24°C. Guidare la Dacia Duster su questa strada è un’esperienza emozionante: i tornanti stretti e le salite ripide mettono alla prova il veicolo, mentre siamo circondati da panorami mozzafiato.
Sulle tracce dell’orso, l’incontro con l’orso bruno in Romania
Siamo sempre alla ricerca dell’orso bruno. Riprendiamo la strada del ritorno, scendendo dai 2.000 metri verso il lago di Vidraru, a 800 metri sul livello del mare. Dopo aver raggiunto il fondovalle, finalmente incontriamo un orso bruno. Era tranquillo, seduto a bordo strada con la schiena appoggiata al guardrail. Ci siamo fermati (con me c’era il fotografo Roberto Viva) e l’orso non si è minimamente mosso, quasi come se quella Dacia Duster gli fosse familiare. Tiriamo fuori un panino e qualche pezzo di ciambellone, che l’orso prima annusa e poi lentamente mangia. Facciamo qualche foto e video, senza scendere dall’auto. Finite le cibarie, ci guarda, come se aspettasse qualcos’altro. Ma non avevamo più nulla.
Era proprio davanti al muso della Duster. Ho aperto la portiera dal lato guidatore e mi sono sporto in avanti, mostrando la tessera magnetica bianca dell’albergo, cercando di ingannarlo come se fosse cibo. Improvvisamente si è alzato in piedi e, con un tonfo, ha appoggiato le zampe anteriori e gli artigli sul cofano della Duster. Già immaginavo come avrei giustificato al rientro un danno sul cofano causato da un orso bruno… Alla fine, dopo le foto di rito e il video, ci siamo separati, con grande emozione. Sappiamo bene quanto sia importante avere il massimo rispetto per gli animali selvatici e per l’ambiente. Vederlo nel suo habitat naturale, mentre si muove con grazia, suscita stupore e meraviglia, facendo riflettere sulla bellezza e la forza della natura.
Sappiamo che l’orso può essere pericoloso e, per questo, non ci siamo avvicinati né siamo scesi dalla vettura, come invece si vede fare incautamente in alcuni video che circolano sui social, dove si sono verificati casi in cui un incontro apparentemente tranquillo è degenerato rapidamente con l’orso che ha attaccato l’uomo. Ricordiamo, quindi, che è fondamentale mantenere sempre una distanza di sicurezza e seguire le indicazioni degli esperti.
E mentre torniamo con la Duster verso Bucarest, ripercorrendo la Transfăgărășan, nella mia mente scorrono le immagini di quel bestione che mi fissava mentre stava in piedi davanti a noi.
Al termine del viaggio di 510 km abbiamo rifornito la Duster alla pompa di benzina con 31,66 litri per un consumo medio indicato di 7,2 l/100 km (13,9 km/l) contro quello reale di 16,1 km/l, ovvero 6,2 l/100 km.
1 Lei romeno sono 0,20€, 223,2 Lei vale a dire costo al litro di 1,41€, per un totale di spesa di 44,64€.
Questa è un’esperienza che resterà impressa per sempre nella mia memoria. Posso confermare che la Dacia Duster 4×4 2024 non è solo un mezzo di trasporto, ma una vera e propria compagna di avventure: perfetta, ideale, con un ottimo rapporto qualità/prezzo. Le sospensioni confortevoli assorbono ogni asperità del terreno, e i sistemi di assistenza alla guida hanno garantito la massima sicurezza in ogni situazione. Per non parlare della trazione integrale, il vero punto di forza, che ci ha portato ovunque! Gli interni, spaziosi e ben rifiniti, hanno offerto grande comfort durante il viaggio. Insomma, tornando a casa, porto con me il ricordo di un viaggio indimenticabile. Grazie alla Dacia Duster 4×4 2024, che mi ha permesso di esplorare i Carpazi in totale libertà, regalandomi emozioni uniche e indimenticabili!
Cosa mi ha colpito della nuova Dacia Duster
- Le caratteristiche tecniche: trazione integrale, sospensioni indipendenti posteriori, sistemi di assistenza alla guida, motore turbo brillante in ripresa.
- Prestazioni su terreni difficili: capacità di affrontare strade tortuose, sentieri impervi e condizioni climatiche avverse.
- Il comfort di guida: interni spaziosi e ben rifiniti, sospensioni confortevoli, sistema Android Auto con display grande molto utile nella navigazione
- La sicurezza alla guida: la robustezza della vettura, le dimensioni giuste, i sistemi di sicurezza attiva e passiva infondono molta sicurezza a chi la guida.
Con l’occasione a proposito di orso ed incontro con l’orso riportiamo un vademecum sempre utile se pratichi escursionismo in zone dove potrebbe essere presente l’orso.
Come comportarsi in caso di incontro con un orso
Di norma, gli orsi tendono a stare lontani dagli esseri umani, poiché li considerano una minaccia. Tuttavia, se ti trovi in un’area abitata da questi magnifici animali, è fondamentale conoscere le giuste precauzioni da adottare in caso di un incontro. Ricorda che gli orsi sono ottimi arrampicatori e possono correre fino a 50 km/h, quindi non cercare di scappare arrampicandoti sugli alberi o fuggendo, a meno che tu non possa raggiungere rapidamente un luogo sicuro (come un’auto) nelle vicinanze.
Ecco alcune indicazioni su come comportarsi in caso di incontro con un orso:
- Prima di tutto, la cosa più importante è rimanere calmi.
- Se avvisti un orso da lontano, fai retromarcia, concedendogli spazio per passare. Ricorda: non scappare!
- A volte l’orso potrebbe alzarsi sulle zampe posteriori o avvicinarsi senza notarti, poiché la loro vista non è molto acuta. In tal caso, fai sentire la tua presenza parlando a voce bassa, in modo che l’orso ti riconosca senza considerarti una minaccia. È probabile che si allontani.
- Se ti trovi vicino a un orso (specialmente a una mamma con i cuccioli), fermati, mantieni la calma e indietreggia lentamente, evitando movimenti bruschi o grida.
- Non lanciare oggetti verso l’orso.
- Se un orso ti attacca, non reagire; rimani immobile o distenditi lentamente a faccia in giù. In genere, l’orso si fermerà vicino a te senza toccarti.
- È difficile distinguere un falso attacco, quindi fare finta di essere morti può far capire all’orso che non sei una minaccia. Sdraiati a terra, intreccia le mani dietro il collo e usa le braccia per proteggere la testa, cercando di restare immobile finché l’orso non si allontana. Non fuggire, non urlare e non cercare di colpirlo. Se indossi uno zaino, potrebbe offrire una certa protezione.
Altri consigli utili se passeggi nei boschi dove sono presenti gli orsi.
- Non lasciare avanzi di cibo nel bosco.
- L’orso non vede l’uomo come una preda, ma lo teme e cerca di tenerne le distanza.
- Gli attacchi avvengono solo se l’orso si sente sorpreso o provocato.
- Le femmine con i cuccioli hanno un forte istinto protettivo.
- Per ridurre il rischio di incontri ravvicinati, fai sentire la tua presenza (battendo le mani, cantando, fischiando, ecc.) e rimani sul tuo sentiero.
- Tieni il tuo cane al guinzaglio; un cane libero potrebbe avvicinarsi a un orso e provocarlo, oppure tornare da te in cerca di aiuto.
- Se avvisti un orso, non disturbarlo e mantieni la distanza.
- Non offrire mai cibo a un orso, anche se sembra tranquillo.
- Stai lontano da un orso mentre mangia.
- Non avvicinarti né entrare in una tana di un orso.
Se sei interessato a scoprire la nuova Dacia Duster, prezzi, caratteristiche, allestimenti, accessori e motorizzazioni:
→ CARATTERISTICHE TECNICHE NUOVA DACIA DUSTER
→ LISTINO PREZZI DACIA DUSTER
→ Guarda il video della Dacia Duster 4×4 in fuoristrada
→ Il percorso della strada Transfăgărășan
La Mappa del percorso da Bucarest, con tappa al Lago di Vidraru, fino al Lago di Balea percorrendo in salita la Transfăgărășan